Come si fa la clistere?

Come si fa la clistere?

Come si fa la clistere?

Lo scopo del clistere è quello di eliminare il blocco fecale grazie all'acqua o altro liquido, che, aumentando di volume all'interno dell'intestino, fa raggiungere a chi riceve il clistere lo stimolo di defecare e al tempo stesso, "scioglie" anche le feci dure.

Quando fare il clistere dopo mangiato?

L'operazione va svolta lontano dai pasti. Nel caso si somministri un enteroclisma, è necessario aspettare 4 ore dopo il pasto oppure 5, nel caso in cui il paziente abbia consumato carni o latticini. È importante, prima di procedere, assicurarsi di avere tutti i materiali necessari a disposizione.

Dove arriva il clistere?

Il clistere - detto anche clisma o enema - è una procedura con cui si immettono soluzioni liquide, in genere medicamentose, nel retto e nel colon, mediante un tubicino introdotto nell'ano.

Chi ha inventato il clistere?

Alcuni studiosi l'attribuiscono al famoso chirurgo arabo Albucasis, (nome in arabo Abu al-Qasim al-Zahrawi, dc) vissuto a Cordova nel X secolo; altri al medico vercellese Marco Gattinara, professore di medicina a Pavia del XV secolo.

Cosa mettere per fare un clistere?

Altri ingredienti per l'enteroclisma sono l'argilla, il caffè, infuso di camomilla, bicarbonato, fino alle acqua frequenziali e ai fiori di Bach: ciascuno di questi, aggiunti all'acqua, ha un suo specifico vantaggio.

Quando non si fa il clistere?

È opportuno ricordare che i clisteri non devono mai essere impiegati, specie in ambiente casalingo, in presenza di:

  1. Infiammazioni (morbo di Crohn e colite ulcerosa)
  2. Emorragia intestinale.
  3. Appendicite.
  4. Peritonite.
  5. Emorroidi.
  6. Tumori del colon-retto.
  7. Prudenza anche in presenza di malattie cardiache o insufficienza renale.

Quando usare il clistere?

Il clistere evacuativo è consigliato nei casi in cui sussista una situazione medio-grave di stipsi, il soggetto debba sottoporsi a qualche intervento chirurgico o esame specifico, quale colonscopia e, infine, nei casi più gravi di fecaloma, ossia laddove si ravvisi la presenza di grande quantità di feci non defecate ...

Come si fa il clistere già pronto?

Togliere il tappo a vite ed avvitare se necessario la cannula. Lubrificare la cannula con qualche goccia della soluzione evacuativa presente nel clistere. Posizionarsi stesi sul fianco sinistro ed introdurre lentamente la cannula, per una lunghezza di circa 7 cm.

Perché si fa il clistere?

Un clistere è, per definizione, un'irrigazione di acqua che serve per liberare l'ultimo tratto dell'intestino (colon o intestino crasso) da feci incrostate, residui non digeriti, gas, fermentazioni, putrefazioni e flora batterica patogena.

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