Cosa fare in caso di ascesso tonsillare?
Cosa fare in caso di ascesso tonsillare?
Antibiotici, quali penicillina o clindamicina, vengono somministrati per via endovenosa.
- Se non è presente un ascesso, di solito il trattamento con antibiotici inizia a bonificare l'infezione entro 48 ore.
- Se è presente un ascesso peritonsillare, è necessario drenare il pus con un ago o con un'incisione.
Come riconoscere un ascesso peritonsillare?
I sintomi tipici di un ascesso peritonsillare consistono in mal di gola unilaterale, importante difficoltà nel deglutire, mal d'orecchio unilaterale, problemi ad aprire la bocca ecc.
Come capire se si ha un problema alle tonsille?
La tonsillite si riconosce per il gonfiore e arrossamento delle ghiandole, per un forte mal di gola e dolore durante la deglutizione. Associato a questo quadro clinico, non è raro che compaiano anche malessere generale, febbre, dolore all'orecchio, alito cattivo e suppurazione (formazione di placche in gola).
Come si fa a spremere le tonsille?
Un altro metodo efficace per la rimozione dei tonsilloliti richiede una pressione esercitata con un dito ben pulito (o con un bastoncino cotonato per orecchie imbevuto di antisettico orale) contro il fondo della tonsilla, verso l'alto. La pressione "spreme" fuori i calcoli.
Come si formano i tonsilloliti?
Calcoli tonsillari: cosa sono e come si creano Le tonsille sono rivestite dalla mucosa che riveste l'interno della bocca ma hanno una conformazione irregolare con piccole 'cripte' in cui si potrebbero accumulare batteri, residui di cibo e di muco che una volta calcificati formano proprio i tonsilloliti.
Cosa ce dietro le tonsille?
Le cripte tonsillari, o più semplicemente cripte, sono cavità più o meno profonde del tessuto linfoide che compone le tonsille. Il loro scopo è ampliare la superficie di contatto per il cibo ingerito, di modo che l'azione antibatterica e germicida, svolta dalle tonsille, sia più efficace.