Come gestire i tic nei bambini?
Come gestire i tic nei bambini?
La prima fondamentale regola è: FARE FINTA DI NIENTE: NON SGRIDARE, NON SOTTOLINEARE, NON MOSTRARE ANSIA O PREOCCUPAZIONE, NON IMITARE, NON FARE GUARDARE ALLO SPECCHIO. LE CONSEGUENZE DI TALI COMPORTAMENTI INVOGLIANO IL PICCOLO A CONTINUARE O, PEGGIO, A FARLO DI NASCOSTO; IN SOSTANZA RINFORZANO IL SINTOMO.
Come faccio a capire se mio figlio ha un ritardo mentale?
Sintomi del ritardo mentale
- Difficoltà a superare gli esami intellettuali;
- Ritardo, rispetto agli altri bambini, nell'apprendimento di: posizione seduta, spostamento a gattoni e cammino;
- Ritardo, rispetto alla media, nell'imparare a parlare;
- Incomprensione delle conseguenze delle azioni;
Quando si deve consultare un neurologo?
È consigliabile consultare il neurologo in presenza di sintomi che possano far sospettare un problema a livello del sistema nervoso centrale. Ne sono un esempio: difficoltà di coordinazione, debolezza muscolare, alterazioni delle capacità sensoriali, formicolii e incontinenza intestinale.
Cosa si scopre con una visita neurologica?
La neurologia è quella branca della medicina che studia il funzionamento, le disfunzioni e le patologie del sistema nervoso centrale e periferico, dalla diagnosi alla cura.
Come si fa a far passare i tic?
Gli agonisti dei recettori alfa2-adrenergici, come la clonidina, sono efficaci per sopprimere i tic, così come per la cura dei sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Le benzodiazepine, come il clonazepam, possono ridurre la gravità dei tic in alcune persone.
A cosa sono dovuti i tic nei bambini?
All'origine della maggiore frequenza dei tic durante l'età scolare vi è probabilmente il fatto che per tutto questo periodo, le strutture cerebrali – e in particolare la corteccia motoria e i cosiddetti bulbi basali - sono ancora in piena maturazione, ed è quindi molto più facile che una serie di movimenti sfugga al ...