Quanto possono durare le indagini?

Quanto possono durare le indagini?

Quanto possono durare le indagini?

Secondo l'art. 405 c.p.p. la durata delle indagini preliminari è di sei mesi dall'iscrizione del nome della persona alla quale il reato è attribuito nel registro della notizia di reato, salvo che non si proceda per uno dei delitti indicati nell'art. 407, comma 2 lettera a), per cui la durata è di un anno.

Quanto può durare un indagine per droga?

1. Salvo quanto previsto dall'articolo 393 comma 4(1), la durata delle indagini preliminari non può comunque superare diciotto mesi.

Quanto passa dalle indagini al processo?

2 C.P.P.: sei mesi; un anno) . Detti termini possono essere prorogati per giusti motivi, su richiesta del P.M., dal Giudice per le indagini preliminari (GIP). Non possono tuttavia superare i diciotto mesi o -solo per i reati più gravi tassativamente previsti dal codice- i due anni.

Cosa significa il 415 bis?

L'articolo 415 bis cpp riconosce all'indagato la facoltà di presentarsi, entro venti giorni dalla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, direttamente davanti al pubblico ministero per rendere dichiarazioni spontanee in merito ai fatti che gli vengono contestati.

Cosa succede quando vengono chiuse le indagini?

Chiusura delle indagini preliminari e udienza preliminare Una volta concluse le indagini preliminari, il pubblico ministero avvia l'azione legale, a meno che abbia chiesto di archiviare il caso. Per i reati più gravi si svolge un'udienza preliminare davanti al magistrato prima che inizi il processo.

Cosa succede se si è indagati?

In linea di massima, essere indagati per la commissione di un reato non ha conseguenze, a meno che il giudice per le indagini preliminari non abbiano emesso una misura cautelare restrittiva della propria libertà, tipo gli arresti domiciliari o l'obbligo di dimora.

Quanto tempo passa dal 415 bis al rinvio a giudizio?

sei mesi Art. 2. Salvo quanto previsto dall'articolo 415-bis, il pubblico ministero richiede il rinvio a giudizio entro sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale è attribuito il reato è iscritto nel registro delle notizie di reato.

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