Cosa vuol dire quando il cuore va in fibrillazione?

Cosa vuol dire quando il cuore va in fibrillazione?

Cosa vuol dire quando il cuore va in fibrillazione?

La fibrillazione è un disturbo del ritmo cardiaco che determina contrazioni rapide e irregolari delle camere cardiache cioè atri e ventricoli. Tali contrazioni risultano inefficaci dal punto di vista emodinamico, questo significa che il cuore in fibrillazione non è in grado di pompare il sangue correttamente.

Cosa comporta la fibrillazione?

La fibrillazione atriale è la più comune aritmia cardiaca che affligge circa 600.000 individui in Italia. Durante questa aritmia, gli atri (le due camere superiori del cuore) si attivano con una elevatissima frequenza ed in maniera scoordinata generando un battito cardiaco irregolare e spesso accelerato (tachicardia).

Come risolvere la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale in genere è un'aritmia molto resistente alle terapie, perché tende a cronicizzare. I trattamenti che si adottano possono essere: cure con farmaci anticoagulanti, terapie con farmaci antiaritmici, intervento mininvasivo di ablazione transcatetere di fibrillazione atriale.

Quanto si può vivere con fibrillazione atriale?

Qui abbiamo una grande variabilità, infatti l'aritmia può durare pochi secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni fino a diventare permanente o cronica e che durerà quindi tutto il resto della vita della persona.

Chi soffre di fibrillazione atriale e cardiopatia?

La fibrillazione atriale, nella maggior parte dei casi, è collegata una patologia cardiovascolare, ma può verificarsi anche in soggetti che non soffrono di alcuna cardiopatia.

Come ci si accorge di avere la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale può manifestarsi con questi sintomi: Sensazioni di “batticuore”, spesso definite palpitazioni, che possono includere battiti cardiaci irregolari, martellanti o molto intensi. Sensazione di battito accelerato. Fastidio o dolore al torace.

Qual è la frequenza del cuore durante la fibrillazione atriale?

  • La frequenza ottimale del cuore durante la fibrillazione atriale dovrebbe oscillare tra 60 e 90 battiti al minuto a riposo e 1 battiti al minuto durante l’attività fisica.

Quali sono le conseguenze della fibrillazione cardiaca?

  • Insufficienza cardiaca Atri e ventricoli, per effetto della fibrillazione cardiaca hanno delle conseguenze: non lavorano più in armonia tra di loro e con il passare del tempo possono andare in sofferenza: questo può comportare per il cuore una condizione di insufficienza cardiaca.

Qual è la fibrillazione ventricolare?

  • Fibrillazione ventricolare. La fibrillazione ventricolare è un’aritmia caratterizzata da un’attivazione rapidissima ed irregolare delle camere inferiori del cuore (ventricoli) che diventa quindi incapace di generare una contrazione valida (arresto cardiaco).

Come avviene la diagnosi di fibrillazione atriale?

  • La diagnosi di fibrillazione atriale avviene con un semplice esame strumentale, l’elettrocardiogramma (ecg), nel corso di una visita cardiologica accurata.

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