Che disturbi porta la mancanza di vitamina D?
Sommario
Che disturbi porta la mancanza di vitamina D?
Quali sintomi caratterizzano la carenza di vitamina D?
- Dolore alle ossa;
- Dolore alle articolazioni;
- Debolezza muscolare;
- Disturbi da fascicolazione muscolare;
- Ossa fragili, che tendono a deformarsi, nei soggetti di giovane età, o a rompersi facilmente, nei soggetti adulti;
- Difficoltà a pensare in modo chiaro;
Quale vitamina D bisogna prendere?
Integratori di vitamina D: Anche se la chiamiamo comunemente “vitamina D”, ne esistono diverse forme: fra tutte la D2 e la D3 sono quelle che vanno per la maggiore, anche se la D3 viene considerata la forma più adatta per il nostro organismo soprattutto per prevenire la fragilità ossea.
Quali sono i sintomi della carenza di vitamina D?
- La carenza di vitamina D, è una condizione che si verifica per cause diverse, come quelle di natura patologica, riconducibile ad una sindrome da malassorbimento, per cause fisiologiche come la gravidanza, o a causa di un'insufficiente esposizione al sole. Scopriamo quali sono i sintomi con cui può manifestarsi e le conseguenze per l'organismo.
Cosa può causare un deficit di vitamina D?
- Un deficit di vitamina D può essere causato da: 1 Inadeguata esposizione alla luce del sole. 2 Insufficiente apporto di vitamina D con la dieta. 3 Malassorbimento intestinale della vitamina D. 4 Minore biodisponibilità. 5 Ridotta sintesi endogena. 6 Aumentato fabbisogno.
Quali sono i farmaci che interferiscono con la vitamina D?
- Assunzione di farmaci che interferiscono con il metabolismo della vitamina D (es: anticonvulsivanti, glucocorticoidi ecc.); Pelle scura (perché si accompagna a una minore efficienza produttiva cutanea); Alcolismo (perché compromette l'assorbimento intestinale della vitamina D); Presenza di osteoporosi;
Quali sono le fonti alimentari per chi è carente di vitamina D?
- Buone fonti alimentari per chi è carente di vitamina D sono: il pesce e gli oli che contiene, in particolare trota, sogliola, sgombro, salmone, pesce spada, storione, tonno e sardine; le uova, soprattutto il tuorlo; il latte, il burro; il fegato e i grassi animali, come quelli di pollo, di anatra e di tacchino, cornflakes e cereali.