Quali sono i rischi dell angioplastica?

Quali sono i rischi dell angioplastica?

Quali sono i rischi dell angioplastica?

Complicanze legate specificatamente alla procedura di angioplastica sono l'occlusione acuta del vaso trattato che può condurre a sua volta all'infarto miocardico, ad aritmie cardiache anche fatali, od al deces- so.

Come comportarsi dopo un intervento di angioplastica?

Dopo l'angioplastica coronarica il paziente viene ricoverato per un giorno; durante il ricovero viene tenuta sotto controllo la frequenza cardiaca e la pressione, monitorando anche il braccio o l'inguine per eventuali emorragie. Dopo alcune ore, il paziente è in grado di camminare.

Come ci si sente dopo un infarto?

Dolore al torace: senso di forte oppressione, peso, costrizione dolorosa al centro del petto che dura alcuni minuti, può andare e venire o protrarsi nel tempo. Dolore in altre zone: il dolore può irradiarsi ad una o ad entrambe le braccia, alle spalle o al dorso, al collo, alla mandibola oppure allo stomaco.

Quando si fa l angioplastica?

L'angioplastica coronarica è un intervento di chirurgia a cui si ricorre quando le arterie coronariche sono ostruite o ristrette.

In che consiste l'intervento di angioplastica?

L'intervento di angioplastica consiste nella dilatazione di un restringimento di un'arteria coronarica - causato da una placca aterosclerotica - per mezzo di un catetere a palloncino gonfiato al suo interno.

Quanto riposo dopo coronarografia?

L'esame è generalmente ben tollerato è ha una bassissima Incidenza di complicanze; tuttavia, è bene restare in ospedale dopo l'esame per tutto il tempo che lo specialista (cardiochirurgo) ritiene necessario. Di solito si possono riprendere le attività quotidiane dopo un paio di giorni di riposo.

Cosa non mangiare dopo angioplastica?

Evitare alimenti conservati sotto sale o sott'olio, precotti o preconfezionati e salse (come la maionese). Abolire (o limitare al massimo) le bevande zuccherate, gli alcolici e superalcolici. Prediligere condimenti semplici, come sughi di pomodoro o alle verdure per la pasta, e brodo vegetale per risotti, pasta o riso.

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