Chi è Riccardo Cioni DJ?
Chi è Riccardo Cioni DJ?
Riccardo Cioni, deejay radiofonico e animatore di locali famoso soprattutto negli anni Settanta e Ottanta e soprattutto in Toscana, è morto a 66 anni: era stato malato di Covid-19 a dicembre, ma era stato dimesso dall'ospedale.
Come è morto Riccardo Cioni?
7 gennaio 2021, Ospedali Riuniti di Livorno, Livorno, Italia Riccardo Cioni/Morte
Chi è dj full time?
Riccardo Cioni Riccardo Cioni, chi era il "Dj full time" È dietro quella console che Cioni inizia a farsi un nome e nel 1979 entra a Radio Quattro di Castelfranco di Sotto (Pisa) di cui poi sarà anche il direttore artistico.
Quanti anni ha Riccardo Cioni?
La notizia della morte del dj livornese Riccardo Cioni ha sconvolto il mondo del clubbing italiano. L'uomo aveva 66 anni ed era risultato positivo al Covid nei giorni immediatamente precedenti alle festività natalizie, ma dopo un ricovero in ospedale, era stato dimesso ed era rientrato a casa sua.
Dove viveva Riccardo Cioni?
Il figlio Valerio si è messo quindi al lavoro, prima nella casa familiare che era il regno di Riccardo nel quartiere Ardenza, poi nella sua casa a Roma, dove lavora come avvocato.
Dove lavorava Riccardo Cioni?
La svolta della sua carriera da disc jockey avvenne nella discoteca "Green Ship" a Nave di Lucca. Riccardo lavorò nel locale dalla metà degli anni '70 fino al 1981, diventando una vera "star della consolle" con il soprannome di "DJ Full Time".
Dove è sepolto Riccardo Cioni?
cimitero della Misericordia La cerimonia al cimitero della Misericordia.
Dove ha lavorato Riccardo Cioni?
Dopo avere lavorato in alcune emittenti livornesi, fra le quali ricordiamo Radio Flash Livorno, nel 1979 entra a Radio Quattro di Castelfranco di Sotto (Pisa). Così lo presenta Maurizio Bolognesi nel libro Era il 1975 – 25 anni di radio: “Su Riccardo Cioni si potrebbero scrivere pagine intere.
Quando i funerali di Riccardo Cioni?
La cerimonia al cimitero della Misericordia Livorno, 8 gennaio 2020 - Un funerale al quale giocoforza hanno potuto partecipare solo poche persone, al cimitero della Misericordia a Livorno.