Come si chiama il carciofo romano?
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Come si chiama il carciofo romano?
mammola Lo si può chiamare in vari modi, ma si tratta della stessa varietà di carciofo prodotta nel Lazio che ha ottenuto il marchio IGP: il carciofo romanesco. C'è chi lo chiama romano e chi lo chiama mammola o, come si dice a Roma, “er cimarolo“!
Come piantare il carciofo romanesco?
Come la gran parte delle piante anche il carciofo può essere seminato, il periodo ideale per farlo è tra febbraio e marzo in semenzaio protetto. Se vogliamo metterlo direttamente a dimora in campo invece deve esser seminato nell'orto ad aprile oppure a maggio (a seconda della zona climatica in cui si coltiva).
Quanti tipi di carciofi ci sono?
Le varietà coltivate nel mondo sono più di 90.
- Varietà di Carciofi: quali sono e dove si coltivano.
- Carciofo violetto di toscana.
- Carciofo spinoso di Palermo.
- Carciofo romanesco.
- Carciofo precoce di chioggia.
- Castraure della laguna veneta.
- Carciofo catanese.
- Proprietà benefiche: un carciofo al giorno…
Quali sono le mammole i carciofi?
Le mammole sono una varietà di carciofi non spinosi, dalla forma tonda, piuttosto compatta, che possono raggiungere notevole peso e dimensione. Rispetto ai carciofi hanno delle foglie (brattee) di forma molto ampia, particolarmente carnose e molto gustose.
Dove si coltivano i carciofi nel Lazio?
Si coltiva nei territori idonei di alcuni comuni delle province di Viterbo, Roma e Latina: Montalto di Castro, Canino, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Civitavecchia, Santa Marinella, Campagnano, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Lariano, Sezze, Priverno, Sermoneta, Pontinia.
Come e quando trapiantare i carciofi?
Da marzo fino a giugno potrete trapiantare i vostri carciofi in piena terra. Ricordate sempre di lasciare le giuste distanze fra le piante: almeno 80 centimetri sulla fila e 90 tra una fila e l'altra. Sono ortaggi che richiedono un po' di spazio, sia per le loro dimensioni, sia per la durata della carciofaia.
Come curare i carciofi nell'orto?
Date le sue elevate esigenze nutritive, il carciofo ha bisogno di fertilizzante, meglio se organico (letame). Il periodo della concimazione per la carciofaia è alla ripresa vegetativa, a settembre e a febbraio. In alternativa si può utilizzare un concime chimico a base di azoto, fosforo e potassio.
Quali sono i carciofi più buoni per mangiare?
Carciofo tondo di Paestum Il “Carciofo di Paestum” IGP, noto anche come Tondo, appartiene alla varietà dei romaneschi. La qualità delle foglie e la mancanza di spine, gli ha fatto conquistate il primo posto nel gradimento dei consumatori., che ne hanno consacrato anche la sua fama tra i consumatori.