Cosa vuol dire scomunica in storia?

Cosa vuol dire scomunica in storia?

Cosa vuol dire scomunica in storia?

Fondata su basi neotestamentarie, la scomunica è la più importante pena spirituale sviluppata dalla Chiesa medievale. Consiste nell'esclusione temporanea dalla comunità ecclesiale, ma, in generale, non è intesa come un'esclusione dalla Chiesa, resa impossibile dal battesimo.

Cosa comporta la scomunica?

scomunica Nelle Chiese cristiane, censura ecclesiastica che esclude il battezzato dalla comunione dei fedeli, vietandogli, in particolare, di amministrare e ricevere i sacramenti. Presuppone una grave responsabilità morale, cioè un peccato grave, tale da compromettere l'unione con la Chiesa, corpo mistico di Cristo.

Come si fa a essere scomunicati?

Uno dei modi per farsi scomunicare è ad esempio lo sbattezzo. Si tratta di un atto formare in cui si rinuncia al battesimo, un sacramento di adesione per tutte le religioni cristiane.

Chi emette la scomunica?

Viene scomunicato ipso facto e deve ricorrere alla Santa Sede: Chiunque profana le specie consacrate (ostie) dell'Eucaristia, oppure le asporta dalla riserva eucaristica o le conserva a scopo sacrilego (can. 1367), può essere anche assolto da un normale sacerdote, su delegazione dell'ordinario del luogo.

Quali conseguenze politiche aveva nel Medioevo la scomunica di un sovrano?

Nel Medioevo la scomunica divenne uno strumento di potere: spesso i pontefici la usarono contro imperatori e nemici politici per indebolirne l'autorità. Se, infatti, un imperatore o un re veniva scomunicato, i sudditi erano automaticamente esonerati dall'obbligo di obbedirgli.

Cosa vuol dire scomunica latae sententiae?

latae sententiae ‹làte sentènzie› locuz. lat. ... la pena così congiunta alla legge, o al precetto, che vi si incorre per il fatto stesso di averli trasgrediti (invece, poena ferendae sententiae, cioè «pena di sentenza da pronunciarsi», è quella che dev'essere inflitta dal giudice o dal superiore).

Che cosa si intende per scomunica purgatorio?

Scomunicati: Gli scomunicati sono coloro che in vita furono scomunicati dalla Chiesa perché andarono contro il dogma della religione o comunque contro le regole dell'ordinamento della Chiesa. Questi sono coloro che in vita si pentirono della loro disubbidienza oppure che furono riabilitati dalla Chiesa.

Cosa vuol dire scomunicare un imperatore?

Nel Medioevo la scomunica divenne uno strumento di potere: spesso i pontefici la usarono contro imperatori e nemici politici per indebolirne l'autorità. Se, infatti, un imperatore o un re veniva scomunicato, i sudditi erano automaticamente esonerati dall'obbligo di obbedirgli.

Chi è Don Minutella?

Nuovo, e ultimo, capitolo della "guerra" tra don Alessandro Minutella, ex sacerdote della parrocchia di Romagnolo, e l'Arcidiocesi. Dopo la scomunica decisa a suo carico nel 2018 adesso è arrivata anche alla perdita dello stato clericale. E' infatti un laico. E' l'ultimo atto di una lunga controversia.

Chi ha deciso che i preti non si possono sposare?

Dal IV secolo ai preti era proibito sposarsi solo dopo l'ordinazione presbiterale. Bisogna arrivare al 1139, cioè al concilio Laterano II, per vedere la Chiesa cattolica stabilire l'obbligo del celibato sacerdotale. Una scelta dovuta a ragioni di disciplina e di moralizzazione dei costumi, più che a ragioni teologiche.

Cosa comporta la scomunica?

  • Scomunica: Condanna ecclesiastica che comporta l'esclusione della persona colpita dalla comunione dei fedeli e dalla possibilità di ricevere e di impartire i sacramenti.

Qual è la pena della scomunica?

  • La scomunica è una pena prescritta dal codice di diritto canonico comminata dalla Chiesa Cattolica, ma prevista anche dalle Chiese evangeliche e ortodosse, che implica l'esclusione di un suo membro dalla comunità dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla morale e/o alla dottrina riconosciuta.

Qual è la scomunica cattolica?

  • Nell'ambito del diritto canonico cattolico, la scomunica è la più grave delle pene che possa essere comminata a un battezzato: lo esclude dalla comunione dei fedeli e lo priva di tutti i diritti e i benefici derivanti dall'appartenenza alla Chiesa, in particolare quello di amministrare e ricevere i sacramenti.

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