Quanti richiami meningococco B?
Quanti richiami meningococco B?
Il vaccino per il Meningococco B I neonati di età compresa tra 2 e 5 mesi devono ricevere 4 dosi di vaccino, di cui le prime 3 a distanza di almeno un mese l'una dall'altra, con un richiamo dopo l'anno di età, tra il 12° ed il 15° mese. L'ultima dose, tuttavia, può essere somministrata entro i 24 mesi di età
Quanti giorni dura la febbre da vaccino meningococco B?
Tra il 5 e il 10% dei vaccinati può avere indolenzimento e rossore nella sede di iniezione. Dal 2 al 5% dei bambini può presentare reazioni quali febbre generale, disturbi intestinali (vomito, diarrea, inappetenza), irritabilità, disturbi del sonno. In genere gli effetti collaterali non durano più di 1 o 2 giorni.
Quante dosi Bexsero?
Posologia
Età alla prima dose | Immunizzazione primaria | Intervalli tra le dosi primarie |
---|---|---|
Bambini di età compresa tra 12 e 23 mesi | Due dosi da 0,5 ml ciascuna | Non meno di 2 mesi |
Bambini di età compresa tra 2 e 10 anni | Due dosi da 0,5 ml ciascuna | Non meno di 1 mese |
Adolescenti (a partire dagli 11 anni) e adulti* |
Quante dosi vaccino meningite?
La vaccinazione contro lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è offerta gratuitamente e il calendario nazionale prevede la somministrazione di tre dosi: al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino. Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale ne prevede l'offerta attiva e gratuita anche ai soggetti di 65 anni di età.
Quando rimandare il vaccino bambini?
In caso di malattia benigna in corso o di febbre, è sufficiente ritardare la vaccinazione di 1-2 settimane. Un'allergia grave a una sostanza contenuta nel vaccino o l'apparizione di una reazione allergica grave dopo una dose di vaccino sono delle controindicazioni al proseguimento della vaccinazione.
Cosa succede se fai il vaccino con il mal di gola?
Vaccino e mal di gola, tosse, raffreddore: ci si può vaccinare con questi sintomi? DIPENDE. Se sono sintomi banali, non rilevanti e se non c'è febbre (>37.5), non vi è alcuna difficoltà nel farlo. È importante che non ci siano elementi clinici rilevanti anche se rimane comunque una valutazione del medico vaccinatore.