Chi paga la malattia se il datore di lavoro è stato licenziato?

Chi paga la malattia se il datore di lavoro è stato licenziato?

Chi paga la malattia se il datore di lavoro è stato licenziato?

Solitamente l'indennità di malattia è corrisposta dal datore di lavoro nell'ordinaria busta paga mensile. Il datore di lavoro può poi conguagliare tale importo nella denuncia contributiva mensile (UniEmens).

Che succede se mi metto in malattia?

licenziamento per giusta causa [2]; Per quanto riguarda il recesso disciplinare, in particolare, può accadere che il comportamento del lavoratore in malattia assuma connotazioni disciplinari e faccia venire meno la fiducia del datore di lavoro nel dipendente, portando al suo licenziamento.

Quanto tempo ha il titolare per pagare il TFR?

CCNL Commercio e Artigianato – se lavori nel commercio o nell'artigianato, il TFR ti dovrà essere pagato entro il 45° giorno dalla fine della prestazione d'opera. CCNL Terziario – se lavori nel comparto servizi, il datore di lavoro avrà al massimo 30 giorni per versarti la liquidazione.

Qual è il licenziamento disciplinare del dipendente in malattia?

  • Licenziamento disciplinare del dipendente in malattia Ultima ipotesi è il caso del licenziamento per giusta causa o disciplinare, ovvero quello causato da un comportamento del dipendente che lede in maniera irrevocabile il rapporto di fiducia con il datore di lavoro.

Quali sono i licenziamenti validi durante la malattia?

  • Altri licenziamenti validi durante la malattia sono il termine del contratto a tempo determinato, il mancato superamento del periodo di prova e la mancata conferma al termine del periodo di formazione nell’apprendistato. A questi si aggiunge il licenziamento per superamento del comporto intimato mentre il dipendente è ancora in malattia.

Cosa prevede il licenziamento del dipendente malato?

  • Il divieto di licenziamento del dipendente malato. La legge stabilisce il diritto del dipendente ad assentarsi dal lavoro per tutto il tempo in cui è malato ed in quello necessario alla convalescenza. Durante tale periodo ha comunque diritto allo stipendio che, seppur anticipato dal datore di lavoro, viene da questo recuperato tramite l’Inps.

Qual è il periodo di licenziamento per il dipendente?

  • Il divieto di licenziamento, però, sussiste solo per un numero di giorni prestabilito dal contratto collettivo nazionale. Superato tale tetto, il dipendente può essere licenziato. È il cosiddetto periodo di comporto, previsto a beneficio dell’azienda affinché non sia tenuta a tollerare per troppo tempo un posto vacante.

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