Che fango in siciliano?

Che fango in siciliano?

Che fango in siciliano?

Fangu [fàn-gu] in siciliano è sinonimo di una pesante d'offesa. Si può essere fango qualche volta, ma se l'atteggiamento diventa un'abitudine, allora la persona in questione diventa portatore insano di fanghitudine.

Cosa vuol dire Pacchio in siciliano?

Un essere quasi ripugnate, solitamente brutto il cui grasso in eccesso viene soppesato con palese disprezzo dalla parola che viene pronunciata allargando a dismisura le vocali.

Che significa Muzzunara?

se posso permettermi: muzzunara descriva l'attitudine della donna in questione ad accordarsi a qualsiasi misura di attributo maschile compresi quelli di dimensione pari alle cicche di sigaretta, in palermitano muzzuna da cui muzzunara, ovvero colei che raccoglie le cicche di sigaretta.. per fortuna ho avuto buoni ...

Cosa inutile siciliano?

Dato che nulla per un siciliano può essere più inutile della nebbia, che da noi non esiste e anche quando si presenta raramente nel nostro interland, preferiamo chiamarla foschia. Quindi significa essere non una cosa inutile, ma "La cosa inutile" per eccellenza.

Che noia in siciliano?

Camurria. Vuole dire “noia”, “seccatura”, ma è molto più efficace.

Che vuol dire Neglia?

Negghia in siciliano: il significato La parola neglia è, ancora più a monte, il corrispettivo di nebbia. ... Un dettaglio, questo, per nulla casuale, se considerate che in Sicilia di nebbia se ne vede pochissima.

Che cosa è il Pacchio?

Infatti, pacchio in siciliano indica il sesso femminile e proprio questa analogia sta ad indicare qualcosa di buono, di eccitante!

Che cos'è U Pacchiu?

in Sicilia, il pene è capace di produrre suoni, infatti "lu pacchiu è bellu e la minchia fa buddellu"(la vagina è bella e il pene fa molto rumore), oppure "lu pacchiu è duci e la minchia ietta vuci"(la vagina è dolce e il pene urla). in Sicilia, non si lavora, si travàgghia.

Cosa significa Piritolla?

Un modo per dire “ti voglio bene”. P.S.: “piritolla” è un termine siciliano intraducibile che significa, più o meno, smorfiosetta. Ogni nonno o nonna, zio o zia siciliani, almeno una volta nella vita, ha così accarezzato una nipote picciridda.

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