Cosa succede dopo la prima chemioterapia?
Cosa succede dopo la prima chemioterapia?
I primi sintomi furono nausea e insopportabili crampi allo stomaco, che proseguirono per diversi giorni. L'effetto più fastidioso fu la mucosite, che non è detto venga con tutti i tipi di terapia: più è potente la cura e più alte sono le probabilità che possa venire.
Quanto dura la fatigue?
La chiamano fatigue: quel senso di spossatezza fisica profonda, che non passa neanche con il riposo, legato al cancro e alle cure. Una profonda astenia troppo spesso sottovalutata dai medici.
Come si manifesta la fatigue?
Le persone che provano fatigue non hanno energia e trovano difficoltoso compiere quelle semplici attività quotidiane che di norma svolgono senza difficoltà, impedimento o preoccupazione. Tutto è una grande fatica. Sembra assurdo, ma anche solo pettinarmi o vestirmi richiede uno sforzo immane.
Qual è la conseguenza dopo la chemioterapia?
- Un'altra conseguenza dopo la chemioterapia è l'anemia, che si esprime con una diminuzione del numero di globuli rossi nel plasma sanguigno e il livello di emoglobina. Per riportare questi parametri alla normalità, il medico curante assegna ai suoi pazienti preparazioni contenenti ferro, come il maltofer, il ferlutum e altri. Ferlatum
Qual è la parola chemioterapia?
- La parola chemioterapia letteralmente indica qualunque trattamento terapeutico a base di sostanze chimiche. Più specificamente si riferisce ai farmaci capaci di uccidere gli agenti responsabili delle malattie e comprende quindi anche gli antivirali e gli antibiotici che eliminano i batteri (chemioterapia antimicrobica).
Come si prolunga la chemioterapia?
- In genere la chemioterapia si prolunga per un periodo che va da tre a sei mesi, nel corso del quale si effettuano in genere da tre-quattro a sei-otto cicli di trattamento. Il programma tuttavia può cambiare in relazione al tipo di malattia, al singolo paziente e alla reazione individuale alle cure.
Quali sono le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia?
- Le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia impediscono la moltiplicazione cellulare interferendo con i meccanismi legati a questo processo, e così facendo eliminano le cellule cancerose inducendone la morte ( azione citotossica ).