Quando si muore di BPCO?
Quando si muore di BPCO?
Circa il 50% dei malati di BPCO muore entro 10 anni dalla diagnosi. La patologia è prevenibile e trattabile, ma non guaribile.
Quando si chiudono i bronchi?
Il broncospasmo è una contrazione anomala ed eccessiva della muscolatura liscia bronchiale, che provoca il restringimento dei bronchi e quindi difficoltà respiratoria legata alla riduzione del passaggio dell'aria ai polmoni.
Come curare la BroncoPneumopatia cronica ostruttiva?
Dalla BPCO purtroppo non si guarisce. Tutte le terapie hanno l'obiettivo di alleviare i sintomi, migliorare la resistenza agli sforzi e la qualità di vita del paziente. Oltre a prevenire la progressione della malattia (ha 4 stadi, da lieve a molto grave) e le sue riacutizzazioni.
Cosa è una riacutizzazione della BPCO?
- Una riacutizzazione (o esacerbazione) della BPCO è caratterizzata da un peggioramento dei sintomi, in generale tosse, aumento della quota di espettorato e respiro affannoso. Il colore dell’espettorato varia da giallo a verde e, talvolta, compaiono febbre e dolori diffusi.
Quali sono le conseguenze della BPCO?
- BPCO con insufficienza respiratoria. L’insufficienza respiratoria rappresenta una delle più temibili conseguenze della BPCO, rappresentando il momento in cui l’apparato bronco-polmonare non è più in grado di svolgere con efficacia la sua funzione respiratoria.
Qual è l’indicatore per BPCO riacutizzata?
- L’indicatore si riferisce al grado di "efficacia" delle cure prestate. Più basso è il numero di pazienti colpiti da BPCO riacutizzata che muore nei 30 giorni dopo il ricovero, maggiore è il grado di efficacia e dunque di qualità dei trattamenti offerti dalla struttura ospedaliera.
Come accade per la BPCO?
- Come accade per ogni patologia cronica, anche la BPCO, se ben curata, è una malattia polmonare che può raggiungere una condizione di relativo equilibrio, caratterizzata da una stabilità clinica che consente al paziente ben curato di tollerare relativamente bene i sintomi e i disagi da essa provocati.