Chi viene licenziato per motivi disciplinari ha diritto alla Naspi?
Sommario
- Chi viene licenziato per motivi disciplinari ha diritto alla Naspi?
- Cosa succede se non vai più a lavoro?
- Perché il mio datore di lavoro non mi licenzia?
- Come chiedere la disoccupazione per giusta causa?
- Quanti giorni si possono chiedere di malattia?
- Cosa succede se non mi presento il primo giorno di lavoro?

Chi viene licenziato per motivi disciplinari ha diritto alla Naspi?
La Naspi viene riconosciuta anche in caso di licenziamento disciplinare. Quindi anche quando per una sua colpa, il dipendente viene licenziato dal proprio lavoro. ... Gli unici lavoratori pubblici che possono ambire alla Naspi sono quelli con contratto a tempo indeterminato.
Cosa succede se non vai più a lavoro?
Se particolarmente grave, l'assenza ingiustificata dal posto di lavoro può portare anche al licenziamento. In tal caso l'azienda deve prima presentare la contestazione dell'addebito, anche qualora sia lo stesso CCNL a indicare l'assenza ingiustificata come un fattore che giustifica il licenziamento.
Perché il mio datore di lavoro non mi licenzia?
Perché non mi licenziano? Se esistono casi in cui il lavoratore si chiede come mai non viene licenziato dal datore di lavoro con la classica affermazione "il mio datore di lavoro non mi vuole licenziare" allora vuol dire che la creazione del ticket di licenziamento modificato con il Jobs Act è davvero servito.
Come chiedere la disoccupazione per giusta causa?
Il lavoratore che si è dimesso per giusta causa deve presentare all'Inps la domanda di disoccupazione telematicamente (tramite il sito web oppure tramite patronato o call center dell'istituto), entro il termine di decadenza di 68 giorni, che decorre dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Quanti giorni si possono chiedere di malattia?
L'indennità di malattia viene erogata dall'INPS a partire dal 4° giorno di malattia e fino a un massimo di 180 giorni.
Cosa succede se non mi presento il primo giorno di lavoro?
la multa per un importo massimo corrispondente a 4 ore della retribuzione base, attuata mediante trattenuta in busta paga; la sospensione dal servizio e dalla retribuzione per un massimo di 10 giorni; il licenziamento.