Come intervenire in caso di disidratazione?

Come intervenire in caso di disidratazione?
È fondamentale reintegrare i liquidi mancanti e dunque bere acqua. Qualora la situazione sia più grave, come in seguito a prolungati episodi di diarrea e/o vomito, è consigliabile aggiungere sali minerali all'acqua. In alternativa si possono anche acquistare soluzioni reidratanti in farmacia.
Come ci si accorge se una persona è disidratata?
Sintomi di disidratazione
- Sete.
- Diminuzione della sudorazione.
- Ridotta elasticità cutanea.
- Minore produzione di urina.
- Bocca secca.
Come riconoscere disidratazione anziani?
Disidratazione negli anziani: i sintomi a cui prestare attenzione
- secchezza delle mucose in bocca e negli occhi.
- lingua biancastra.
- astenia e sonnolenza insolite.
- stato confusionale, difficoltà a formulare frasi di senso compiuto.
- crampi muscolari e lamentela di dolore diffuso.
- nausea e vomito.
- stipsi e difficoltà intestinali.
Cosa succede al tuo corpo in caso di disidratazione?
Una disidratazione costante e progressiva può arrivare a limitare diversi processi del nostro organismo in modo sempre più grave. Tra le prime conseguenze troviamo i crampi muscolari, seguiti da nausea e stipsi, fino ad arrivare a insufficienza renale, perdita di coscienza e persino alla morte (essiccosi).
Perché l'anziano non beve?
Gli anziani presentano una minore quantità di acqua corporea (65 – 70% in età adulta contro 40 – 55% circa in età avanzata), soprattutto a causa della riduzione della massa muscolare ed all'aumento della massa grassa.
Quando si arriva alla disidratazione?
La disidratazione diventa morbosa quando la perdita supera il 5-6% del peso corporeo. In condizioni fisiologiche basali (di riposo) e a temperatura ambiente (18-20°), le perdite di acqua sono inferiori ad 1 ml/min.