Cosa si può vendere in un edicola?

Cosa si può vendere in un edicola?

Cosa si può vendere in un edicola?

Non più solo vendita di giornali, riviste, libri, figurine e gadget vari. D'ora in avanti al chiosco dei giornali si potrà acquistare anche cibo. Confezionato e non da cuocere. Però non potranno esser venduti alcolici.

Quanto si può guadagnare con un edicola?

Mentre nel 2003 un'edicola in un posto strategico fronte strada, in un classico paese di 50000 abitanti, poteva registrare un guadagno netto di 37000 euro annui tra giornali, riviste, videogiochi, libri e gadget, nel 2016 l'introito netto annuo della medesima edicola scende a 8000 euro.

Quanto costa la licenza di un edicola?

Solamente il chiosco ha un costo che oscilla tra i 50 mila e gli 80 mila euro, escludendo le varie spese mensili. Se invece si decide di affittarlo le uscite mensili (utenze, banca, affitto, commercialista, ecc…) arrivano come minimo a 2mila euro, ovvero circa 24 mila euro all'anno.

Quanto costa un edicola già avviata?

Per rilevare un'edicola già avviata, è necessario un investimento minimo di 100 mila euro. Ovviamente influisce molto la zona di riferimento, gli incassi precedenti dell'edicola e la sua dimensione. Bisogna aggiungere, inoltre, le spese mensili e le tassazioni specifiche dell'attività.

Quanto si può guadagnare con una cartoleria?

Nel caso la cartolibreria riuscisse ad ingranare la strada del successo si potrebbe ottenere un fatturato medio di circa a partire dai 40 mila fino a circa 100.000 € all'anno, che potrebbero aumentare ulteriormente durante i periodi natalizi e festivi.

Come si calcola il prezzo di vendita di un edicola?

Comunque, per rispondere al quesito devo dire che, per valutare un'edicola correttamente si parla di 3 volte il prezzo dell'utile annuo lordo. A questo poi bisogna aggiungere il costo del chiosco che, nuovo di fabbrica si aggira sui 20 € al mq.

Come si fa la resa dei giornali?

La legge prevede che società incaricate dall'editore si rechino mensilmente presso i distributori locali per verificare la resa e ritirare le copie invendute. In altri termini, gli editori verificano, in base al numero di pubblicazioni destinate al macero, quanto dovranno produrre nelle prossime tirature.

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