Perché l'autismo non è una malattia?

Perché l'autismo non è una malattia?

Perché l'autismo non è una malattia?

Uno riguarda la definizione stessa: l'autismo non è una malattia ma il sintomo/quadro sintomatologico di un insieme di condizioni, i disturbi dello spettro autistico, appunto.

Come ci si accorge se un bambino e autistico?

Segni precoci (entro i 24 mesi)

  1. Evita il contatto oculare: ad esempio non vi guarda mentre gli date da mangiare o non risponde al vostro sorriso.
  2. Non risponde al suo nome o al suono di una voce familiare.
  3. Non segue visivamente oggetti o non segue i vostri gesti.
  4. Non saluta né usa altri gesti per comunicare.

Quando si manifesta l'autismo?

  • Una persona autistica potrebbe mostrare i primi sintomi e segni della malattia attorno ai 2-3 anni di vita. Tuttavia, l'autismo è generalmente una condizione che si palesa, in maniera inequivocabile, con l'inizio della scuola, ossia quando il malato – che ha problemi di interazione e socializzazione – entra in contatto, quotidianamente ...

Quali sono i sintomi della sindrome autistica?

  • La sindrome autistica è caratterizzata da difficoltà interattive e comunicative. I segni tipici della sindrome autistica sono: lateralità dello sguardo: il bambino ha difficolta a incrociare e a sostenere lo sguardo di chi parla; movimenti degli arti ripetitivi e a-finalistici: movimenti senza scopo apparente;

Quali sono i medicinali utilizzati in caso di autismo?

  • Tra i possibili medicinali utilizzati in caso di autismo, rientrano: la melatonina per i disturbi del sonno, gli antidepressivi (inibitori della ricaptazione della serotonina) per la depressione, gli anticonvulsivanti per l'epilessia, il metilfenidato per l'ADHD e gli antipsicotici per l'ansia o l'eccessiva aggressività.

Qual è stata la scoperta dell’autismo?

  • La scoperta dell’autismo è relativamente recente. Negli anni ‘30 del secolo scorso Leo Kanner e Hans Asperger descrivono per la prima volta questo disturbo, fino a quel momento confuso con altre malattie mentali, tanto che gli sfortunati bambini che ne erano affetti finivano nei manicomi, dove trascorrevano una vita di sofferenza e di abbandono.

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