Quando è nata la legge Basaglia?

Quando è nata la legge Basaglia?

Quando è nata la legge Basaglia?

13 maggio 1978 Legge Basaglia: la legge 180 del 13 maggio 1978 si intitola “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori” ed è una delle leggi in ambito sanitario che ha più rivoluzionato la Salute degli Italiani.

In che anno hanno chiuso i manicomi?

13 maggio 1978 Il 13 maggio 1978 entrò in vigore la legge 180, impropriamente nota come Legge Basaglia. L'effetto più importante di quel provvedimento legislativo, oltre ad estendere la libertà di cura anche ai malati mentali, fu la chiusura dei manicomi, ufficialmente ospedali psichiatrici ma, in molti casi, veri e propri lager.

Cosa dice la legge di Basaglia?

La Legge 180 è la prima e unica legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Ciò ha fatto dell'Italia il primo paese al mondo (e al 2019, finora l'unico) ad abolire gli ospedali psichiatrici.

Che cosa prevede la legge Basaglia?

Cos'è la Legge Basaglia Secondo il testo della Legge Basaglia gli ospedali psichiatrici dovevano essere aboliti, ritenendo che i malati con disturbi mentali avessero gli stessi diritti di cittadinanza delle persone senza disturbi.

Chi entrava in manicomio?

Nei manicomi provinciali italiani, sparsi in tutto lo stivale, entravano malati affetti da disturbi mentali ma anche persone che avevano la colpa di rappresentare un pericolo per la società, un rischio, un semplice imbarazzo (senza tetto, sbandati e principalmente oppositori politici).

Cosa ha stabilito la legge Basaglia?

La Legge 180 è la prima e unica legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Ciò ha fatto dell'Italia il primo paese al mondo (e al 2019, finora l'unico) ad abolire gli ospedali psichiatrici.

Cosa succede con la legge Basaglia?

La legge 1, nota come legge Basaglia, non prevedeva di “lasciare liberi i matti”. Ha consentito la chiusura dei manicomi e l'abbattimento di qualunque “muro”, segregazione e istituzionalizzazione della salute mentale, ma non prevedeva affatto l'abbandono della persona con problemi di salute mentale.

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