Cosa rischia chi fa lavorare in nero?

Cosa rischia chi fa lavorare in nero?

Cosa rischia chi fa lavorare in nero?

la maxisansione per il lavoro sommerso che prevede, a seconda della durata dell'impiego, una sanzione dai 1.500 ai 9.000 euro per ciascun lavoratore irregolare fino ai 30 giorni, dai 3.000 ai 18.000 euro fino ai 60 giorni e fino a 36.000 euro oltre i 60 giorni per ciascuna persona impiegata irregolarmente.

Chi si occupa del lavoro in nero?

Il lavoratore può rivolgersi all'Ispettorato del lavoro competente per territorio o alla Guardia di finanza che procederanno alle opportune verifiche ispettive. Qualora dai controlli emerga che l'azienda ha occupato dei lavoratori in nero, la legge prevede l'applicazione di rilevanti sanzioni per l'azienda e non solo.

Come fare denuncia anonima lavoro in nero?

Se preferiamo comunque rimanere anonimi, possiamo inviare una lettera anonima al comando della Guardia di Finanza Provinciale. Occorre indicare con precisione gli estremi dell'azienda che assume in nero, l'ubicazione, gli orari di apertura e chiusura e, soprattutto, gli orari di reperibilità del dato.

Quanto tempo ho per denunciare un datore di lavoro?

Il datore di lavoro deve comunicare entro 2 giorni all'autorità locale di pubblica sicurezza gli infortuni che hanno causato la morte di un lavoratore o quelli con prognosi superiore a 30 giorni, in caso di assenza di obbligo assicurativo.

Cosa fare se si lavora senza contratto?

In caso di lavoro nero, per tutelarsi, il lavoratore può avviare una vertenza di lavoro, vale a dire una contestazione avanzata contro l'azienda che lo abbia assunto irregolarmente, ossia senza un contratto, senza avergli versato i contributi ai fini pensionistici e senza averlo assicurato all'Inail per gli infortuni.

Come fare per riscuotere dei soldi dal mio datore di lavoro da cui ho lavorato al nero?

Per far valere i propri diritti, il lavoratore in nero dovrà, attraverso il suo legale di fiducia, fare un regolare ricorso al tribunale sezione lavoro. In questa sede, chiederà al giudice competente, all'esito di una regolare causa, la condanna del datore di lavoro.

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