Cosa succede quando si rompe il tendine d'Achille?

Cosa succede quando si rompe il tendine d'Achille?

Cosa succede quando si rompe il tendine d'Achille?

Quando il tendine si rompe, il soggetto accusa un dolore acuto e improvviso dietro la caviglia, come se ricevesse un colpo secco, e avverte un caratteristico suono sordo, simile ad uno schiocco. Tra i principali sintomi della rottura possiamo annoverare: Pochissima forza nel polpaccio. Gonfiore.

Come si guarisce dalla rottura del tendine di Achille?

L'intervento chirurgico consiste nella riparazione della lesione mediante una sutura (tenorrafia) del tendine. Questo intervento si esegue generalmente in anestesia loco-regionale. Dopo l'intervento sarà consigliato un tutore tipo walker per circa 1 mese dopodiché si comincerà la fase riabilitativa.

Quale fattore può favorire in maggior misura l insorgenza della rottura sottocutanea di un tendine?

All'insorgenza di questo processo patologico possono concorrere diversi fattori come: il sovrappeso, l'attività sportiva, l'età avanzata, il tendine d'Achille corto e la compressione di calzature dure che comportano una costante sollecitazione del retropiede.

Come ricostruire il tendine di Achille?

La terapia richiede immobilizzazione o la chirurgia. Per riparare la rottura il migliore approccio è quello chirurgico in cui si ricuce il tendine. L'approccio di sutura viene preferito nel 95% dei casi mentre quello conservativo, più limitante, è applicato soltanto in casi eccezionali.

Cosa fare dopo intervento al tendine di Achille?

Generalmente, il paziente viene dimesso 1-2 giorni dopo l'intervento. La riabilitazione viene iniziata immediatamente, con mobilizzazioni inizialmente passive, generalmente tra i 20° in plantiflessione (PF) e i 10° in dorsiflessione (DF), che il paziente va istruito ad effettuare autonomamente per 4-5 volte al giorno.

Come ricostruire il tendine d'Achille?

Il Poly-Tape è un nastro in poliestere che permette di rinforzare i margini della lesione. È una protesi che viene inserita ancorandola tra il calcagno e il ventre muscolare. Offre il vantaggio di un recupero molto veloce e di una mobilizzazione precoce della caviglia, ottimizzando il recupero funzionale.

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