Quanto durano gli effetti collaterali del carboplatino?

Quanto durano gli effetti collaterali del carboplatino?

Quanto durano gli effetti collaterali del carboplatino?

Effetti collaterali più comuni Tale effetto può manifestarsi circa sette giorni dopo la somministrazione del farmaco e il conteggio delle cellule ematiche raggiunge usualmente i valori minimi 10-14 giorni dopo la chemioterapia. Quindi ricomincia a salire gradualmente e di solito si normalizza entro 21-28 giorni.

A cosa serve il farmaco carboplatino?

Il carboplatino è un agente chemioterapico usato nel trattamento di molti tumori dell'adulto (carcinoma epiteliale dell' ovaio avanzato, carcinoma epidermoide del distretto testa-collo, carcinoma della mammella, carcinoma del polmone a piccole cellule e mesotelioma pleurico) e anche in vari tumori pediatrici.

Come si somministra il carboplatino?

Il carboplatino è somministrato per infusione endovenosa (infusione goccia a goccia); si presenta come una soluzione limpida che può essere incolore o color giallo pallido.

Quanti cicli di carboplatino?

Dopo il periodo di sospensione, il trattamento si ripete, dando così inizio al secondo ciclo. Di solito il trattamento completo richiede l'effettuazione di sei-otto cicli di chemioterapia, per un periodo di cinque-sei mesi.

Quanto durano gli effetti collaterali della chemioterapia?

Nausea e vomito possono iniziare subito dopo la somministrazione della chemioterapia ma anche diverse ore dopo. Possono durare qualche ora, più raramente diversi giorni. Possono di solito essere eliminati o perlomeno attenuati dalla somministrazione di medicamenti specifici (detti anche anti-emetici).

Come agisce il taxolo?

Taxolo è un farmaco chemioterapico che agisce inibendo i microtubuli all'interno delle cellule tumorali. In questo modo compromette le capacità di crescita della cellula. Il Taxolo è un farmaco che si può somministrare sia in monoterapia, che in associazione a carboplatino.

A cosa serve la chemio rossa?

L'epirubicina cloridrato (di seguito epirubicina) è un agente chemioterapico che si è dimostrato capace di indurre risposte utili in un ampio spettro di malattie neoplastiche tra cui: carcinoma della mammella; linfomi maligni; carcinoma gastrico; carcinoma del fegato, pancreas, sigma retto, carcinoma del distretto ...

Come evitare di ingrassare durante la chemioterapia?

Riducete i grassi. Diminuite le quantità di burro, maionese, dolci, fritti e altri alimenti ad alto contenuto calorico. Cuocete i cibi riducendo i grassi: preferite la bollitura, la cottura a vapore, alla griglia o arrosto. Diminuite le porzioni.

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