Cosa fare durante la fibrillazione atriale?

Cosa fare durante la fibrillazione atriale?

Cosa fare durante la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale in genere è un'aritmia molto resistente alle terapie, perché tende a cronicizzare. I trattamenti che si adottano possono essere: cure con farmaci anticoagulanti, terapie con farmaci antiaritmici, intervento mininvasivo di ablazione transcatetere di fibrillazione atriale.

Come fare per evitare la fibrillazione atriale?

Le dieci regole per prevenire la fibrillazione atriale

  1. Evitare obesità e sovrappeso.
  2. Evitare l'abuso di alcool.
  3. Abolire il fumo di sigaretta.
  4. Svolgere un'attività fisica e sportiva moderata, evitando gli eccessi.
  5. Tenere sotto controllo la pressione arteriosa e curare l'ipertensione.

Perché viene la fibrillazione?

La fibrillazione atriale può essere la conseguenza di problemi cardiaci quali valvulopatie (soprattutto la stenosi o insufficienza mitralica e aortica), malattie del muscolo cardiaco (miocardite, cardiomiopatie, insufficienza cardiaca cronica), cardiopatie congenite, infarto miocardico o altri disturbi quali ...

Come effettuare la rilevazione della fibrillazione atriale?

  • In caso di rilevazione della fibrillazione atriale durante l’esecuzione dell’elettrocardiogramma monocanale o della misurazione della pressione arteriosa e in assenza di disturbi effettuare il controllo della regolarità del polso attraverso la palpazione dell’arteria radiale ed effettuare una nuova rilevazione dopo 1 ora.

Come funziona la fibrillazione cronica?

  • La FA parossistica nei pazienti non affetti da patologie cardiache ha una remissione spontanea con ritorno al fisiologico ritmo sinoidale (cardioversione) in più del 50% dei casi. La fibrillazione cronica non migliora nonostante il trattamento delle patologie di base e tende a recidivare. Le possibili complicanze della fibrillazione atriale sono:

Quanto dura la fibrillazione atriale parossistica?

  • Fibrillazione atriale parossistica. Se l’aritmia compare improvvisamente in soggetto dal cuore clinicamente sano e si risolve in maniera spontanea (senza che venga praticato alcun tipo di intervento) in un tempo massimo di una settimana. La durata media e dell’ordine delle 24/48 ore ma può anche essere di soli pochi minuti.

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