Perché il 10 febbraio?
Perché il 10 febbraio?
La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Come è fatta una foiba?
Il termine "foiba" è una corruzione dialettale del latino "fovea", che significa "fossa"; le foibe, infatti, sono voragini rocciose, a forma di imbuto rovesciato, create dall'erosione di corsi d'acqua; possono raggiungere i 200 metri di profondità.
Quando si inizia a parlare delle foibe?
Tra il 1943, con la caduta del fascismo, e la primavera del 1945, al termine del secondo conflitto mondiale, infatti, i partigiani jugoslavi che rivendicavano diritti sull'area, gettarono nelle foibe migliaia di persone, per lo più italiane, generando nella popolazione un clima di vero e proprio terrore.
Quanti italiani sono morti nelle foibe?
Si stima che i giuliani, i quarnerini e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250 0 000 persone tra il 19....Massacri delle foibe.
Massacri delle Foibe massacro | |
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Morti | Tra le 3 000 e le 5 000, secondo altre fonti 11 000 |
Mappa di localizzazione |
Chi si salvo dalle foibe?
L'unico italiano, ad essere sopravvissuto alle foibe. Si chiamava Giovanni, "Ninni" per gli amici.