Quale era il motto di Mussolini?
Quale era il motto di Mussolini?
Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: vincere! E vinceremo!, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo. Popolo italiano, corri alle armi! e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!"
Come disse Mussolini?
“Chi non è con noi è contro di noi.” “La libertà senza ordine e senza disciplina significa dissoluzione e catastrofe.” “Quando il fascismo si è impadronito di un'anima, non la lascia più.” “Governare gli italiani non è impossibile, è inutile.”
Chi disse ordine e disciplina?
Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche per antonomasia con il solo appellativo di Duce (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945), è stato un politico, militare e giornalista italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943.
Che traccia il solco?
"È l'aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende". Si tratta di una delle frasi più celebri tra quelle attribuite a Benito Mussolini, che il duce avrebbe pronunciato in un discorso del 1934.
Cosa vuol dire Dux Nobis?
Nobis Di Vincenzo Calafiore “ Premessa: questo editoriale non vuole essere assolutamente un omaggio, ma un qualcosa che sappia di ricerca, di conoscenza di una parte del nostro retaggio storico di cui credo valga sempre la pena di parlarne senza alcuna divisa politica.” Il saluto era Dux Nobis, ed era appunto il saluto ...
Chi osa vince motto?
Special Air Service | |
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Motto | Who Dares Wins (Chi osa vince) |
Parte di | |
United Kingdom Special Forces | |
Reparti dipendenti |
Come parlava Mussolini al popolo?
Il Duce parlava alla folla da un balcone per poter dare di sé un'immagine quasi divina. Emblematici sono i discorsi che Mussolini teneva affacciato al balcone di Palazzo Venezia, dal quale osservava un'adunata oceanica.
Dove fece il discorso Mussolini?
L'entrata dell'Italia nella Seconda guerra mondiale avviene con una serie di atti formali e diplomatici solo dopo nove mesi, il 10 giugno 1940, e viene annunciata da Mussolini stesso con il celebre discorso dal balcone di Palazzo Venezia a Roma: “Combattenti di terra, di mare e dell'aria!
Chi osa vince Mussolini?
- Chi osa vince! - Dio Patria. Ogni altro affetto, ogni altro dovere vien dopo. - Fate le glorie del passato siano superate dalle glorie dell'avvenire.
Chi molla è perduto?
Chi si ferma è perduto. Saper reagire cambia le cose: restare immobili lascia ogni cosa così com'è. Se il Grande Spirito avesse voluto che noi vivessimo sempre nello stesso posto, avrebbe lasciato fermo il mondo. Nessuno ha il diritto di fermarsi e provare disperazione.