Che differenza c'è tra smart working e telelavoro?

Che differenza c'è tra smart working e telelavoro?

Che differenza c'è tra smart working e telelavoro?

il telelavoro può determinare lo svolgimento dell'intera prestazione lavorativa a domicilio mentre lo smart working prevede lo svolgimento della prestazione lavorativa in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all'esterno di essi.

A cosa serve il telelavoro?

Il telelavoro consiste nel prestare l'attività lavorativa presso il proprio domicilio o in un luogo differente rispetto alla sede aziendale, ma comunque fisso e con il prevalente supporto di strumenti telematici/informatici per consentire le comunicazioni a distanza fra lavoratori, sede ed eventuali referenti esterni.

Come si attiva il telelavoro?

La procedura standard per l'adozione dello smart working prevede un accordo scritto tra dipendente e datore di lavoro, accordo che deve essere trasmesso allo Stato dal datore di lavoro, tramite la procedura telematica presente sul sito cliclavoro, il portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche ...

Quali sono gli svantaggi del telelavoro?

Un inconveniente è l'isolamento del lavoratore che, operando dal proprio domicilio, non ha l'opportunità di avere un contatto e una collaborazione diretta con i propri colleghi. Una seconda negatività riguarda l'eventuale eccedenza di ore di attività, rispetto ai colleghi che stanno in azienda.

Cos'è lo smart working semplificato?

La procedura semplificata In alcuni casi, si può ricorrere alla cosiddetta procedura semplificata: in sostanza, alla comunicazione dello smart working (fatta sempre tramite il portale Servizi.lavoro.gov.it) non è necessario allegare alcun accordo con il lavoratore.

Come si chiama quando uno lavora da casa?

Il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell'organizzazione, sia nella modalità di svolgimento.

Quali pause prevede il decreto 81 del 2008 per gli addetti al videoterminale?

In assenza di una disposizione contrattuale riguardante l'interruzione di cui al comma 1, il lavoratore comunque ha diritto ad una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.

Qual è la normativa che disciplina il lavoro agile?

La legge sul lavoro agile. Il lavoro agile è disciplinato dalla legge del 22 maggio 2017, n. 81, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2017, ed entrata in vigore il 14 giugno 2017.

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